luglio 23, 2012

Amo il Giappone, ma...

Come ben sapete, e come voi tutti, amo il Giappone, l'ho ripetuto molte volte, ed è evidente anche dalla passione che mi lega a questa mia attività delle scanlations, motivo per cui ho creato prima il blog e poi il sito, ma in questo caso sento di non poter tacere, di fronte a tanta barbarie e violenza ingiustificata non posso stare zitta e far finta di niente, anche perchè l'amore per la cultura giapponese non ci obbliga a dover accettarne passivamente anche i lati più oscuri e nascosti. Vi chiederete il perchè di quest'ultimo aggettivo: quello di cui voglio parlare è un problema molto attuale in Giappone ma ignoto ai più, e non parlo solo di noi occidentali o di chi comunque non risiede nell'isola nipponica, ma bensì della stessa popolazione giapponese, che permette inconsapevolmente uno sterminio di massa. Infatti la maggior parte dei cittadini non è a conoscenza del fatto che ogni anno più di 20 mila delfini vengono uccisi barbaramente lungo le coste giapponesi e tutto per puri scopi economici: ufficialmente analizzando le abitudini alimentari dei giapponesi, non troverete sicuramente segnalato da nessuna parte, il consumo di carne di delfino, almeno non in grosse quantità, e se chiedete alle persone comuni, tutti vi risponderanno che in Giappone non si mangia più delfino ormai da molto tempo. Ma questa non è la verità; infatti come il documentario THE COVE, premio oscar 2010 come migliore documentario, vi mostra, tutt'oggi in Giappone vengono uccisi senza pietà migliaia e migliaia di delfini, compresi i cuccioli, per poi rivenderne la carne, spacciandola per più pregiata carne di balena o altro pesce. In questo modo il profitto è enorme, in quanto la carne di questi mammiferi in realtà vale pochissimo perchè dannosa per la salute: contiene dei quantitativi talmente elevati di mercurio che ne impedirebbero la vendita per questioni sanitarie. Ma nonostante questo la tratta della carne continua coperta dallo stesso governo giapponese che ha tutti gli interessi a far sì che tutto questo rimanga nell'ombra e non venga saputo nè dalla sua popolazione nè dal resto del mondo. In The Cove viene descritta questa spietata caccia ai delfini, perpetrata per sei mesi l’anno in una laguna sulle coste di Taiji, in Giappone. La pellicola, di Louise Psihoyos, è stata girata in segreto nell’arco di cinque anni, ed è stata bandita in Giappone. Un gruppo di attivisti, capitanati dall’addestratore di delfini Ric O’ Barry ( quello che ha addestrato Flipper per capirci), si è infiltrato in una caverna vicina a Taiji per documentare la mattanza di circa 23.000 delfini. Il film documenta anche le crudeli tecniche di caccia, basate sull’uso di onde elettromagnetiche che impediscono la comunicazione tra gli animali, uccisi con l’uso di terribili ganci. Insomma un autentico abuso nei confronti della natura, anche perchè nel filmato viene ribadito e dimostrato più volte, anche con prove scientifiche, come questi animali siano dotati di eccezionale intelligenza ma soprattutto di consapevolezza di se stessi e della capacità di provare emozioni che li avvicinano a noi umani più di quanto si possa immaginare. Il documentario “The Cove”, è andato in onda su Rai5 domenica 22 luglio alle 21.15, cioè ieri, ma stasera ci sarà una replica in seconda serata sullo stesso canale, e mi auguro che molti di voi decidano di vederlo, proprio come ho fatto io ieri. Vi lascio il link per il promo: The cove- promo (stasera in seconda serata). Concludo ribadendo che amo profondamente questa terra, ma purtroppo come ogni cosa, hai i suoi lati oscuri, che non posso in questo caso tollerare. Spero soltanto di avervi aperto gli occhi e portato a conoscenza di una problematica importante; se seguirete il documentario scoprirete molto di più rispetto a quello che ho scritto qui . Grazie dell'attenzione. 


7 commenti :

  1. direi anche terza serata: per chi è interessato è in programmazione alle 23.07.
    Aspetto di vederlo prima di commentare, non perché non mi fidi delle tue parole, ma perché non vorrei dire cavolate...
    Grazie della segnalazione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te Tora-kun...allora ne riparliamo i prossimi giorni, vorrei sentire la tua impressione, io l'ho visto ieri e sono rimasta davvero molto colpita, in alcuni punti ho pianto pure, era davvero una sofferenza per l'anima vedere quelle scene...e pensare che in Giappone quasi nessuno sa di questa cosa, e la carne di delfino non è un piatto tradizionale o almeno ai giorni d'oggi non si consuma più visto che è tossica e da problemi di teratogenicità, sicuramente i giapponesi si ricorderanno di Minamata nel '56, ma a quanto pare la lezione non è bastata.

      Elimina
    2. Eccomi qua.
      Non ho risposto ieri (o meglio ho preferito non spedire il messaggio che avevo scritto) perché mi sembrava fosse venuto un po' troppo forte e allora ho preferito lasciar sbollire un po'...
      Il documentario è assolutamente scioccante, soprattutto nella parte in cui si vede la mattanza vera e propria. Purtroppo non mi stupisce minimamente la reazione del governo giapponese, anzi mi avrebbe stupito di più una presa di posizione dura contro questa pratica. Il Giappone, sia nel bene che nel male è sempre e comunque fortemente protezionista verso tutto ciò che viene ritenuto, a torto o a ragione, retaggio culturale. A torto o a ragione perché non so se e quanto sia vero che la caccia al delfino sia un'antica tradizione di quelle località, ma sono pronto a scommettere quello che volete che in passato eravamo molto lontani da questo livello di massacro indiscriminato.
      Non mi stupisce neanche che la gente per la strada si dica assolutamente ignara di qesto fenomeno, perché, vero o non vero sarebbero in pochi ad ammettere davanti ad un occidentale che il proprio Paese permette una pratica simile. I giapponesi sono fatti così.
      In pochi ammettono ancora che la carne di balena sia ancora usata per l'alimentazione, quando il fatto è ormai noto e conclamato e ci siano fior fiori di ristoranti specializzati in questa pietanza (e tutti lo sanno). Da noi la chiamano omertà, da loro spirito di corpo, ma la sostanza è una: chiudere gli occhi di fronte a ciò che non si vuol vedere.
      Detto ciò vorrei però aggiungere anche una certa nota polemica nei confronti del filmato.
      Questa produzione punta fondamentalmente a far identificare lo spettatore con il delfino per creare una maggiore carica emotiva, ma quello che mi chiedo io è: chi siamo noi per decidere che un delfino ha più diritto di vivere di un tonno o una sogliola? Scommetto quanto volete che se la maggior parte di quelli che si dicono tanto sconvolti da questo documentario si farebbero grasse risate già solo al pensiero di un filmato tipo "il massacro delle sogliole". Non sto scherzando.
      Il mio non è un invito a diventare vegetariani, ma a diventare carnivori consapevoli. L'uomo, per natura, non è fatto per nutrirsi di sola verdura (checché ne dicano i vegetariani), ma ciò non toglie che raramente ci ricordiamo che quello che abbiamo davanti quando mangiamo una bistecca era fino a qualche giorno prima un essere vivente, ne superiore ne inferiore a noi, semplicemente diverso... e più sfortunato.
      Come diceva Renzo Arbore, "meditate gente, meditate!".

      Elimina
    3. Condivido pienamente la tua opinione, e sinceramente non ti nascondo che il "pensiero della sogliola" l'avevo fatto anche io all'inizio, però credo che ci sia notevole differenza fra l'uccidere un delfino a sprangate e a pescare una trota con amo e lenza. E' vero che nel filmato c'è un palese intento di farti immedesimare nel delfino ma è anche impressionante quanto questi animali siano vicini a noi esseri umani...poi il discorso "vegetariani&co" meglio lasciar stare, non faccio che litigare tutti i giorni con un'amica vegetariana nella speranza di convincerla che le proteine animali sono indispensabili in una dieta equilibrata, e che vanno assunte almeno una volta a settimana, quindi come militante della "bistecca proibita" ho già dato...poi come per ogni cosa, il rispetto è sempre necessario, verso ogni forma di vita dalla più semplice a quella più complessa, anche perchè se noi viviamo è grazie al loro sacrificio e non perchè ci sia giustizia nella loro morte; si tratta solo di un ciclo naturale dove il carnivoro- onnivoro mangia la propria preda (sia che sia una mucca, sia che sia una sogliola)...però il caso dei delfini è differente, non solo perchè ti inteneriscono, visto che sono così simili a noi e così intelligenti, ma anche perchè la loro carne è tossica, piena di mercurio e non capisco proprio perchè dobbiamo fare come a Minamata, vedere la gente intossicata sviluppare le peggiori patologie, tutto per mero interesse economico!... a parte questo spero che oltre a te anche altri abbiamo raccolto il mio invito e seguito il documentario, visto che per una volta ho cercato di proporre un argomento che esula da quello per cui il blog è stato creato ma che comunque ritengo pertinente e molto importante.

      Elimina
    4. Il mercurio (e anche il cadmio, il cromo esavalente e chissà cos'altro) nella loro carne ce lo abbiamo messo noi... e non è solo nella carne dei delfini, ma di qualunque pesce o mollusco viva abbastanza vicino alla costa da beccarsi i nostri scarichi industriali...

      Elimina
    5. Beh però anche le loro industrei ormai conformate perefettamente al modello occidentale non sono da meno! Nel caso di Minamata hanno fatto tutto da soli...mah fatto sta che finalmente ( purtroppo ) ho trovato qualcosa per disprezzare il paese natale di mia madre ( quando ero piccola nemmeno ne volevo sentire parlare ;3).

      Elimina
    6. Sì, infatti mi riferivo a "noi" razza umana :p
      Ogni Paese e ogni società ha i propri lati oscuri... anche dalle nostre parti ne combiniamo di tutti i colori -_-'

      Elimina

Grazie mille per aver dato il tuo parere ed aver contribuito a migliorare il mio blog!

Labels

'Aishiteru' Uso dakedo (2) AIKAWA Shou (2) Akegami Takara (2) Akuma de Koi Shiyou (4) Amu Meguro (2) Anashin (5) Ane no Kekkon (5) Aoki umi no Toraware Hime (11) Aruko (2) Ayase Umi (1) Ayumura Yuki (11) Balancing Toy (5) Bunbetsu to takan (3) Chiba Kozue (1) CHOO Hae-Yun (1) collaborazione (60) collection (4) Conductor (3) Conflict Lovers (2) Dead Friend's Love Letter (3) Dear my guardy (1) Do S na Oniichan to no Atarashii Koi no Hajimekata Oshiete Kudasai (3) Double Baby (1) Eohwadungdungnae Boreumi (5) Feng Nong (2) Fujio Ai (2) FUJIO Nami (1) Gu Fang Bu Zi Shang (4) Haru x Kiyo (1) Haruiro Astronaut (2) Hatta Ayuko (4) Hazuki kanae (1) HAZUKI Megumi (2) Higurashi Kinoko (3) Hino Matsuri (1) Hirunaka no Ryuusei (27) Hirunaka Shikkaku (2) Homerun Ken (1) Honda Natsumi (1) Honey Sweet Kitchen (1) Horimiya (24) Hoshino Lily (3) I my me (2) Ie no Naka no S na Koto (7) Ikuemi Ryo (7) Ishihara Keiko (2) Ishizue Kachiru (2) josei (13) Junjou Drop (3) Kare ga Kanojo o Tsukuranai Riyuu (1) KAWACHI Haruka (1) KIMI O CHUUSHIN NI SEKAI WA MAWARU (1) KINDAICHI Renjuurou (3) Koda Momoko (2) Koi to Natsu Tsubaki (2) Koiiro Ryokan (3) Kojima Sumire (7) Korosareru nara Sakura no Ki no Isso Shita di (4) KOSUMI Fujiko (1) KOUGA Yun (3) Kuutei Kaiko Toshi (2) Kyou mo Uchi de Machi Awase (2) Le théâtre de A (4) Liar x Liar (3) Love Com Two (2) Love Mania Sock (1) magical change (1) Makino Aoi (2) Mako to Aki-chan no Koigokoro (1) manhua (3) manhwa (4) Masamune-kun no Revenge (1) Matsumoto Kaori (2) MATSUURA Daruma (2) mature (3) Meiji Hiiro Kitan (1) Mielino Kashiwagi (1) Mitsuki Miko (3) Mizuho Kusanagi (1) Momochi Reiko (3) Morito Rito (1) Muro Tata (4) Nakahara Aya (5) Nakamura Asumiko (6) Nana Haruta (1) Nigushi Keiko (1) Nishi Keiko (5) Nokiya (3) Nukoduke ! (1) Nyan Tora ~ Nyanko Trap~ (1) Onda Yuji (1) one shot (37) OOTANI Noriko (1) Oouso Swing (3) OUJITACHI WA IZONSURU (4) Ozaki Akira (1) Pako (2) Paperweight Eye (6) Principal (9) progetti droppati (9) progetti futuri (3) progetti in pausa (1) Rec-Kimi ga Naita Hi (2) Renai Demo Classic (5) Rikachi (3) Saitou Ken (1) Sakamoto Mano (6) Sakisaka Io (4) Sakura Juuyuushi (5) SAKURADA Hina (11) Se dovessi essere ucciso vorrei trovarmi sotto un albero di ciliegio (3) seinen (15) seishun location (4) SEKI Natsumi (3) Sekine-kun no Koi (1) Shimada Chie (5) Shinigami no Torisetsu (1) Shiraishi Yuki (3) shooting star (6) shoujo (202) shounen (26) Sono Rokudenashi ni You ga Aru (4) Stand up (4) Tajima Mimi (4) TAKAHATA Hideta (1) Takamiya Satoru (2) Takano Ichigo (8) TAKEOKA Hazuki (1) Tazawa Kouji (6) The Pale Horse (1) Tiv (1) Tomodachi Gokko (3) True love (12) Tsubakikan no Utsukushi Sugiru Garçon (4) TSUJITA Ririko (3) Ueda Rinko (5) Ume ni Uguisu (3) Un Go Ingaron (2) Waruiko no mikata (3) Watashi no Koibito (4) Yamakawa Aiji (8) Yamamori Mika (28) YAMAMOTO Kotetsuko (1) Yokobaba Ryo (1) Youko Nogiri (3) Yugi Iro (2) Yumachi Shin (1) Yumekoi (1) Yumemiru Koto (2) Yuuki Riko (4) Zi Gui (3)
Made by Schizma